Quando si parla di pubblicazione di un libro, l’attenzione si concentra spesso sulla scrittura, sull’editing o sulla stampa. Ma c’è una fase decisiva – e spesso sottovalutata – che determina il successo commerciale di un’opera: la distribuzione libraria.
Saper gestire bene questo passaggio significa dare al proprio libro una reale possibilità di raggiungere i lettori. La distribuzione libraria è infatti ciò che trasforma un libro pubblicato in un libro venduto, visibile, reperibile, acquistabile.
Questa guida ti accompagnerà attraverso tutte le dinamiche della distribuzione editoriale: cos’è, come funziona, quali sono i modelli possibili, chi sono i principali distributori di libri in Italia e quando conviene affidarsi a un professionista.
Imparerai a distinguere tra distribuzione diretta e indiretta, a valutare i costi e a scegliere i partner più adatti al tuo progetto.
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Cos’è la distribuzione libraria e perché è fondamentale
Spesso confusa con la promozione o con la semplice presenza in libreria, la distribuzione libraria è un processo strutturato che consente ai libri stampati di raggiungere concretamente i punti vendita, fisici o digitali. È il ponte logistico tra chi pubblica e chi vende.
Come ha scritto Paul Auster, autore e sceneggiatore statunitense:
“Un libro non venduto è un libro non letto.”
Una frase semplice ma cruciale, che ci ricorda come la diffusione sia parte integrante della vita di un libro: senza un sistema distributivo efficace, anche il miglior contenuto rischia di restare invisibile.
Una buona distribuzione libraria garantisce che il libro sia disponibile, ordinabile e consegnabile ovunque serva, al momento giusto; infatti, anche il miglior contenuto, senza un sistema distributivo efficace, rischia di restare invisibile.
Il ruolo nella filiera editoriale
All’interno della filiera del libro, la distribuzione si colloca dopo la stampa e prima della vendita.
Il distributore riceve i volumi dall’editore e li smista a librerie, grossisti, store online, biblioteche e altri canali. Ma non è solo un corriere: è un facilitatore commerciale.
Un distributore efficiente garantisce:
- Presenza nei canali rilevanti
- Logistica ottimizzata
- Riduzione delle giacenze in magazzino
- Visibilità sia per le novità sia per i titoli di catalogo
Obiettivi e attori coinvolti
L’obiettivo principale della distribuzione libraria è rendere il libro reperibile per il lettore finale, nel modo più efficiente possibile e semplificare la vita all’editore, al libraio e al venditore online.

Gli attori coinvolti nel processo sono:
- Case editrici
- Distributori di libri
- Grossisti
- Librerie fisiche
- Store online e marketplace
Ognuno ha un ruolo preciso e capirne le funzioni è fondamentale per costruire una strategia distributiva su misura per il proprio libro.
Distribuzione diretta vs indiretta: differenze e vantaggi
Nel mercato editoriale esistono due modelli principali di distribuzione libraria: quella diretta e quella indiretta. Entrambe hanno vantaggi e svantaggi e conoscerli ti aiuta a prendere decisioni consapevoli, basate su risorse disponibili, ambizioni editoriali e obiettivi di visibilità.

Come funziona la distribuzione diretta
Nel modello diretto, l’editore o l’autore gestisce in prima persona il contatto con i punti vendita.
Questo significa occuparsi della logistica, delle spedizioni, delle fatture e dei rapporti con i librai; ovviamente richiede più tempo, ma permette maggiore controllo.
Vantaggi:
- Maggior controllo su vendite, esposizione e relazioni
- Margini economici più alti
- Relazioni personali dirette con i librai
Svantaggi:
- Impegno operativo molto elevato
- Copertura geografica limitata
- Impossibilità di accesso a grandi catene e network
È una formula adatta a piccoli editori o autori self, soprattutto con un pubblico locale o un target molto specifico.
I pro e contro della distribuzione indiretta
La distribuzione indiretta prevede l’intermediazione di professionisti specializzati, i distributori di libri, che si occupano di tutta la logistica e del rapporto con librerie e store. È il modello più utilizzato dalle case editrici strutturate.
Vantaggi:
- Copertura nazionale ampia e stabile
- Logistica professionale e automatizzata
- Relazioni consolidate con le grandi catene
Svantaggi:
- Margini più bassi per l’editore
- Rese da gestire secondo contratti
- Minore autonomia operativa
È il modello giusto per editori con più titoli a catalogo, con esigenze di scalabilità e distribuzione stabile.
Distributori di libri: chi sono i principali in Italia
Il panorama italiano della distribuzione libraria è dominato da pochi grandi gruppi e arricchito da una costellazione di operatori indipendenti.
Conoscere le principali realtà è essenziale per scegliere il partner più adatto.
Messaggerie Libri e PDE
Messaggerie Libri è il più grande distributore indipendente in Italia. Lavora con centinaia di editori, copre tutte le principali librerie del paese e offre una logistica centralizzata.
PDE (Promozione Distribuzione Editoria), parte del gruppo Feltrinelli, offre un pacchetto completo: distribuzione, promozione, gestione editoriale. È tra i player più importanti, ma richiede soglie d’accesso elevate.
Mondadori e l’acquisizione di ALI
Mondadori Retail gestisce la propria rete distributiva per i punti vendita del gruppo (Mondadori Store, librerie in franchising, ecc.). Dopo l’acquisizione di ALI (Arnoldo Mondadori Logistics), la presenza del gruppo si è rafforzata anche nella logistica libraria.
Questo modello è integrato: chi pubblica con case editrici del gruppo accede automaticamente a questa rete, ma non è aperto agli editori esterni.
CDA e altri distributori indipendenti
CDA (Centro Diffusione Arte) è un esempio di distributore indipendente con un’impostazione più flessibile. Si rivolge a piccoli e medi editori, con costi contenuti e maggiore personalizzazione.
Altri operatori importanti includono: Distribook, Liberdistri, Simone Editore (specializzato nel giuridico), e cooperative come Fastbook, che operano anche come grossisti.
Il ruolo dei grossisti nel mercato editoriale
Accanto ai distributori, i grossisti rappresentano un anello parallelo della catena.
Non promuovono i libri, ma li rendono disponibili su ampia scala in tempi molto rapidi.
Differenze rispetto ai distributori
Il grossista acquista direttamente dagli editori, tiene i libri a magazzino e li rivende ai librai, spesso con margini ridotti ma con consegna immediata.
Il distributore, invece, lavora in conto deposito, invia i libri alle librerie e gestisce la logistica secondo accordi prestabiliti.
Il grossista lavora su volumi, non su promozione.
Pro e contro per editori e librai
La presenza dei grossisti nella filiera editoriale può sembrare simile a quella dei distributori, ma in realtà i ruoli e i vantaggi cambiano profondamente a seconda del punto di vista.
Per un editore, collaborare con un grossista significa rinunciare alla promozione in cambio di velocità e semplicità operativa.
Per una libreria, invece, è spesso sinonimo di rapidità e ampiezza dell’offerta, ma con meno supporto e interazione diretta.
Vediamo nel dettaglio quali sono i principali pro e contro per entrambe le parti:
Per l’editore:
- Pro: incasso immediato, niente gestione logistica
- Contro: margini ridotti, visibilità minima
Per il libraio:
- Pro: ampia scelta, consegna veloce
- Contro: nessuna relazione editoriale o supporto marketing
La scelta tra grossisti e distributori di libri deve tenere conto della natura del titolo, del pubblico target e degli obiettivi commerciali; infatti, non esiste una formula valida per tutti: serve una strategia costruita su misura.
Distribuzione nazionale o locale?
Ogni autore o editore, all’inizio, si pone la stessa domanda: partire dalla propria zona o puntare subito al mercato nazionale? Entrambe le scelte hanno implicazioni pratiche importanti.
Costi, copertura e strategie
Una distribuzione libraria su scala nazionale richiede più investimenti in logistica e promozione, ma offre grande visibilità, mentre una strategia locale è più sostenibile: consente di costruire relazioni dirette con i librai, fidelizzare i lettori e sperimentare senza rischi elevati.
Molti piccoli editori iniziano così, e solo dopo aver consolidato una base passano alla distribuzione su scala più ampia.
Conto deposito e conto assoluto: cosa sapere
Quando si entra nel mondo della distribuzione libraria, uno degli aspetti meno discussi ma più delicati riguarda le modalità di fornitura dei libri alle librerie.
I due modelli principali, conto deposito e conto assoluto, hanno implicazioni molto diverse per editori, distributori e librai.

Conoscere questi meccanismi ti aiuterà a valutare il livello di rischio, di ritorno economico e di gestione operativa più adatti al tuo progetto editoriale.
- Conto deposito: il libraio riceve i volumi, li paga solo se venduti. È il modello più comune, soprattutto nelle librerie indipendenti e nella grande distribuzione.
- Conto assoluto: il libraio acquista i libri in anticipo. È più raro e usato per occasioni specifiche, come fiere, eventi, conferenze o vendite dirette.
Il conto deposito espone l’editore al rischio delle rese, cioè la restituzione dei volumi invenduti. Una buona gestione di questo aspetto richiede esperienza, margini di sicurezza o, meglio ancora, l’affiancamento di un buon distributore di libri che sappia guidarti nella definizione di condizioni sostenibili.
Distribuzione e librerie indipendenti: un’alternativa possibile
Le librerie indipendenti rappresentano un’opportunità concreta per autori self e piccoli editori, perché sempre più spesso accettano titoli autoprodotti, se proposti con professionalità.
Maggiore visibilità per le piccole case editrici
In una grande catena, un piccolo editore rischia di perdersi, ma in una libreria indipendente, può diventare protagonista.
Le librerie locali:
- Scelgono in autonomia cosa esporre
- Promuovono attivamente i progetti del territorio
- Ospitano eventi, presentazioni e firmacopie
Coltivare queste relazioni può generare vendite stabili e soprattutto passaparola.
Politiche di reso e tempistiche di pagamento
Le librerie indipendenti operano spesso con conto deposito e richiedono condizioni di fornitura trasparenti; fai, però, attenzione ai tempi di pagamento (30, 60, 90 giorni) e alle rese.
Prevedi una gestione snella, con fatturazione chiara e comunicazione costante.
Vale la pena affidarsi a un distributore professionale?
La risposta dipende da ciò che vuoi ottenere: più vendite, più visibilità, più tempo per scrivere?
Un distributore di libri professionale può fare molto, ma richiede preparazione.
Quando conviene
Affidarsi a un distributore di libri professionale può fare davvero la differenza, ma non è la scelta giusta per tutti; infatti, serve una certa maturità editoriale, organizzativa e produttiva per rendere questo investimento sostenibile e realmente efficace.
Ecco i casi in cui conviene prendere seriamente in considerazione questa opzione:
- Hai una casa editrice strutturata o un catalogo solido
- Pubblichi regolarmente più titoli
- Vuoi raggiungere librerie in tutta Italia
- Non vuoi gestire la logistica in autonomia
Il supporto professionale consente di delegare la parte operativa, ma impone di presentarsi con materiali pronti, metadati corretti e un’offerta editoriale coerente. Un buon distributore lavora bene solo con un buon editore.
L’importanza della rete e dell’esperienza
Un buon distributore non è solo un intermediario: è un alleato strategico, conosce il mercato, suggerisce azioni mirate e intercetta bisogni.
Come in ogni relazione professionale, la fiducia è tutto.
Scegli un partner che creda nei tuoi titoli, che investa tempo, risorse e relazioni per dare visibilità alle tue pubblicazioni.
La distribuzione libraria è il motore invisibile che porta i tuoi libri dal magazzino alle mani dei lettori.
Saper scegliere il modello giusto, conoscere i principali distributori di libri, capire la differenza tra canali e strategie, fa la differenza tra un libro che esiste e un libro che si vende.
Che tu sia un autore self, un piccolo editore o un professionista dell’editoria, prendi decisioni consapevoli.
Un buon libro non basta: deve essere anche ben distribuito. E ora, finalmente, sai come fare.
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