Di J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, si è detto e scritto di tutto. Ma forse pochi sanno che il suo successo è anche merito di un agente letterario esperto e del contratto che fece firmare all’autrice.
Il primo accordo di Rowling con l’editore Bloomsbury, infatti, fu tutt’altro che spettacolare: prevedeva un anticipo di sole 2.500 sterline per “Harry Potter e la pietra filosofale” e una tiratura iniziale limitata.
Quando invece l’autrice decise di affidarsi a Christopher Little, che si occupò delle trattative per i libri successivi, cambiò tutto. L’agente infatti strutturò dei contratti che davano a Rowling quote rilevanti sui diritti di pubblicazione, traduzione, adattamenti cinematografici, merchandising e prodotti derivati. Questo non solo le ha garantito un controllo più ampio sulle sue opere, ma l’ha anche tutelata dal rischio di vedere il suo universo sfruttato senza beneficiarne direttamente.
Il caso di J.K. Rowling è la dimostrazione concreta di come un contratto editoriale possa fare la differenza tra un’occasione persa e un successo pienamente riconosciuto. Come disse lo scrittore francese André Gide:
“Il contratto non è un limite, ma uno strumento per trasformare una promessa in azione.”
In questo articolo, vedremo cos’è davvero un contratto di editoria, come funziona e a cosa prestare attenzione per evitare brutte sorprese e costruire collaborazioni trasparenti e vantaggiose.
Prima di iniziare, lascia che ci presentiamo:
Bookst è la piattaforma editoriale che aiuta imprenditori, professionisti e coach a scrivere, pubblicare, distribuire e promuovere il loro libro e scrittori a completare, pubblicare, distribuire e promuovere il loro manoscritto. Dall’idea alla promozione, curiamo ogni dettaglio editoriale con approccio professionale e strumenti concreti.
Se hai un libro da scrivere e/o pubblicare, possiamo aiutarti a farlo al meglio.
Cos’è un contratto di editoria e perché è fondamentale
Il contratto di editoria è l’accordo legale che regola i rapporti tra un autore e una casa editrice. Non si tratta solo di “mettere per iscritto” un’intesa, ma di un vero strumento che determina diritti, doveri, tempi, compensi e vincoli per entrambe le parti.
Così come tutti gli accordi dal valore legale, il contratto di edizione tutela l’autore in caso di controversie. Per questo motivo, se dovessi richiedere una consulenza editoriale, devi assolutamente parlare di questo aspetto.
Definizione legale del contratto di edizione secondo l’art.’118 L.d.A. e art.380CO
Secondo l’art. 118 della Legge sul diritto d’autore (L.d.A.), il contratto di edizione è un accordo con cui l’autore cede a un editore il diritto di pubblicare e distribuire la propria opera a fini economici. Il Codice Civile (art. 380 CO) chiarisce che l’editore si obbliga alla riproduzione e messa in commercio dell’opera, mentre l’autore cede i diritti patrimoniali necessari.
Differenza tra contratto di edizione e altri accordi
Il contratto di edizione è l’unico strumento previsto dalla legge per regolare la pubblicazione professionale di un’opera. Si distingue da altri accordi, come quelli con agenti letterari, contratti di licenza o prestazioni d’opera, perché comporta un impegno diretto dell’editore a pubblicare, distribuire e promuovere l’opera.
Ad esempio, un contratto con un correttore di bozze o un illustratore è un incarico di servizio, non prevede la cessione di diritti né la distribuzione del libro. Il contratto editoriale, invece, riguarda proprio l’impegno a far arrivare l’opera sul mercato, a fronte della cessione dei diritti patrimoniali da parte dell’autore.
I diritti ceduti e gli obblighi delle parti
Ogni contratto di edizione include la cessione, totale o parziale, dei diritti patrimoniali legati all’opera. Per intenderci, sono quelli che permettono all’autore di trarre un guadagno economico dalla propria opera: includono la riproduzione, distribuzione, traduzione, adattamento e ogni forma di sfruttamento commerciale.
Cessione esclusiva o non esclusiva dei diritti patrimoniali
La cessione può essere esclusiva, se l’autore non può concedere gli stessi diritti ad altri editori o non esclusiva, se resta libero di pubblicare altrove. La forma esclusiva è la più comune nelle pubblicazioni editoriali tradizionali.
Obblighi dell’editore: stampa, distribuzione e tempi di pubblicazione
Con il contratto di edizione, l’editore si impegna a stampare, distribuire e promuovere l’opera entro i termini indicati nel contratto. Al suo interno, devono essere specificati i tempi di pubblicazione, la tiratura minima, e la modalità di distribuzione. Inoltre, è l’editore a dover richiedere ISBN e deposito legale, elementi fondamentali per la tracciabilità e la registrazione ufficiale dell’opera.
Divieto di disporre dell’opera, durata e limiti d’azione
L’autore non può disporre dell’opera per tutta la durata della cessione. È importante prestare attenzione alla durata dell’accordo e alle clausole di recesso, per non perdere il controllo della propria opera per un periodo eccessivo.
Tipologie di contratto di edizione
Non esiste un unico contratto editoriale standard. Le forme contrattuali possono variare in base alla durata e alla tipologia di accordo economico stabiliti tra autore ed editore.

Contratto “per edizione” vs “a termine” e durata massima di 20 anni
Il contratto “per edizione” dà all’autore la possibilità di fare una o più edizioni entro 20 anni dalla consegna del manoscritto, mentre quello “a termine” dà all’editore la possibilità di eseguire il numero di edizioni che vuole entro 20 anni e per il numero minimo di esemplari per edizione che deve essere indicato nel contratto.
Contratto con contributo: quando diffidare di proposte sospette
Alcuni editori propongono formule ibride, dove l’autore partecipa alle spese. In questo caso si parla di contratto a pagamento o con contributo. Bisogna fare attenzione però: è qui che spesso si annidano proposte poco trasparenti che rasentano il limite della truffa. Ecco perché, prima di firmare, valuta tutti i costi per pubblicare un libro, compresi quelli “nascosti” nei servizi che ti offrono.
Rischi e clausole critiche da valutare
Un contratto poco chiaro o sbilanciato può danneggiare l’autore più di quanto possa aiutarlo. Ecco le clausole più delicate a cui devi prestare la massima attenzione.

Opzioni per riedizioni, rinnovi e ristampe
Il contratto deve indicare se l’editore ha il diritto di ristampare o rieditare l’opera e a quali condizioni. Se le clausole sono troppo vaghe, il rischio di ristampe non autorizzate o mal gestite è dietro l’angolo.
Clausole sul prezzo e percentuali di royalty
Le royalty sono la percentuale sul prezzo di copertina riconosciuta all’autore. Devono essere chiaramente definite: % sul prezzo lordo o netto? Ogni copia venduta o solo oltre una certa soglia? Le ambiguità su questo punto sono una delle cause principali di contenziosi nell’ambiente.
Clausole vincolanti: esclusività e controllo sull’opera
Attenzione a clausole vincolanti, che vietano cioè all’autore di pubblicare altre opere simili o che gli danno il controllo su titoli, copertine o modifiche sostanziali. In alcuni casi, questo può compromettere la libertà creativa dell’autore.
I vantaggi di un contratto ben strutturato
Inutile dire che un contratto solido e trasparente è la miglior tutela per entrambi i soggetti coinvolti nella pubblicazione di un libro, autore ed editore.

Tutela dei diritti morali e patrimoniali
L’autore mantiene sempre i diritti morali sull’opera (firma, integrità, paternità), mentre i diritti patrimoniali possono essere ceduti in modo regolato. All’interno di un contratto ben fatto bisogna stabilire chiaramente il confine tra i due.
Chiarezza su tempi, copie e distribuzione
Anche gli aspetti legati al numero di copie, i canali di distribuzione e le tempistiche di pubblicazione vanno inseriti all’interno del contratto di edizione, proprio per evitare incomprensioni e disguidi.
Possibilità di versare ricavi e opportunità collaterali
Se il contratto è equilibrato, l’autore ha la possibilità di monetizzare davvero la sua opera e valorizzarla anche nel lungo periodo. Una pubblicazione ben gestita può aprire a collaborazioni, premi, traduzioni o adattamenti.
Bookst come alternativa complementare alla casa editrice
Non tutti vogliono o possono pubblicare con una casa editrice tradizionale, ma temono di fare casini con l’autopubblicazione. Fai parte di questa categoria? Bookst è una soluzione che ti garantisce professionalità e trasparenza. Hai tutti i vantaggi dell’autopubblicazione e i benefici di un supporto professionale. Come si dice, due piccioni con una fava.
Pubblicare in autonomia con supporto legale e contrattuale
Con Bookst puoi pubblicare in autonomia, ma con il supporto dei professionisti che normalmente vengono coinvolti in un progetto editoriale, ovvero editor, grafici e anche consulenti legali. Il contratto editoriale è chiaro, personalizzato e costruito su misura, in base ai tuoi obiettivi come autore.
Servizio trasparente: clausole chiare, zero rischi nascosti
Nessun vincolo nascosto, nessun inganno: Bookst si basa su trasparenza e collaborazione. Come abbiamo già visto, è la scelta ideale per chi cerca la libertà del self publishing ma anche la tutela offerta da professionisti del mestiere. Insomma, quella giusta via che si trova nel mezzo.
Hai un libro da scrivere, pubblicare o promuovere?
Con Bookst, ogni fase del tuo progetto editoriale è seguita da professionisti esperti, con servizi su misura per le tue esigenze. Scegli le nostre soluzioni su misura per te e come possiamo aiutarti a trasformare la tua idea in un libro di successo.