Nel 1978 Haruki Murakami, allora gestore del jazz bar “Peter Cat” a Tokyo, decise di assistere a una partita dei Yakult Swallows al Meiji Jingū Stadium. Seduto sulle gradinate, sorseggiando birra e osservando il campo, ad un certo punto venne colpito dal suono del “crack” emesso dalla mazza di Dave Hilton nel primo inning. In quel momento, la folgorazione: come ha scritto nella sua autobiografia “Novelist as a Vocation”, si ritrovò a pensare “credo di poter scrivere un romanzo”.
Tornato a casa, cominciò la stesura di “Hear the Wind Sing”, che l’anno seguente vinse il premio Gunzō dell’omonima rivista letteraria giapponese come migliore esordiente.
Quell’istante di intuizione, uno scatto improvviso e illuminante, rappresenta nella pratica narrativa ciò che Murakami definì così:
“La capacità di narrare è la scoperta più grande che l’uomo abbia fatto.”
E se quell’attimo ha acceso la sua carriera, la stessa cosa potrebbe fare per te una storia che ti frulla nella testa e che può assumere le sembianze di un racconto. Partiamo da qui, per vedere come trasformare un lampo di ispirazione in un testo efficace e concentrato.
Prima di iniziare, lascia che ci presentiamo:
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Perché scrivere un racconto è un’ottima palestra narrativa
Il racconto è un genere con caratteristiche proprie che ne definiscono i contorni; è una forma di scrittura versatile, che, però, richiede attenzione: anche nei formati più brevi, infatti, serve una grande capacità narrativa, anzi, forse anche maggiore dei volumi più corposi.
A differenza del romanzo, che può permettersi di rallentare, divagare, accumulare sottotrame, il racconto va dritto al punto. Questa sua essenzialità lo rende un perfetto banco di prova per affinare le proprie capacità di scrittura. In tal senso, è un’ottima palestra narrativa che offre molti vantaggi.
Vantaggi della scrittura breve rispetto al romanzo
Rispetto a un romanzo, un racconto è più breve; se da una parte, quindi, richiede meno tempo (ma non è detto), dall’altra necessita di più rigore. Proprio perché si tratta di un formato più “condensato” occorre infatti scriverlo senza divagazioni inutili: ogni scena, ogni parola deve avere una funzione.
D’altra parte, però, scrivere racconti ti permette di sperimentare con stili diversi, inventare personaggi più o meno verosimili e trovare la tua voce narrativa senza dover scrivere centinaia di pagine.
Inoltre, un altro motivo per cui scrivere storie è vantaggioso è che i racconti sono più accessibili per il lettore contemporaneo, che oggi, purtroppo, ha una soglia dell’attenzione molto bassa. L’impatto è più immediato per il lettore e tu alleni la tua creatività.
Allenare la creatività e la sintesi
Inventare una storia breve sotto forma di racconto ti obbliga a esercitare l’immaginazione entro limiti ben precisi. In poche pagine devi creare un mondo, un personaggio e un conflitto. È un esercizio potentissimo per chi vuole allenare la scrittura senza perdersi nel labirinto delle trame troppo lunghe.
Impari a scegliere, a tagliare, a rinunciare a ciò che è superfluo. Allenarsi con la forma breve significa imparare a conoscere la forza del “non detto”, a lasciare che il lettore colmi gli spazi con la propria immaginazione.
Come inventare una storia breve: idee e spunti
L’idea di partenza per una storia da scrivere può nascere ovunque: da una notizia, un ricordo, una frase sentita per strada… Ma per funzionare davvero, un racconto deve partire da un conflitto o da una situazione che possa svilupparsi in poche pagine.
Ci sono diversi modi per non farsi scappare l’ispirazione: gli affezionati alla carta conservano un taccuino che portano sempre con sé, gli autori più smart invece annotano su smartphone spunti, suggestioni, titoli, immagini. Spesso, una buona storia nasce da una combinazione tra elementi anche molto semplici raccolti in luoghi e tempi inaspettati.
Generare temi realistici e situazioni credibili
Le idee per un racconto realistico provengono proprio da ciò che ci circonda e che ci accade: una lite tra vicini, un incontro imprevisto, una verità scomoda detta a metà. Parti da qualcosa di vero e prova a deformarlo, esasperarlo o rileggerlo da un punto di vista inatteso.
Anche i dettagli contano: ambientazioni ben descritte, dinamiche familiari riconoscibili, reazioni emotive autentiche rendono la storia credibile e vicina al lettore.
Esempi concreti di idee per un racconto realistico
Vuoi sapere come scrivere racconti realistici? Ricorda sempre di guardarti intorno, di pensare a ciò che ti è successo, alle scelte che hai fatto nella vita, ai cambiamenti che l’hanno sconvolta.
Qualche esempio?
- Un uomo scopre una lettera dimenticata di 30 anni fa che cambia il senso di una relazione finita.
- Una madre single riceve una telefonata inaspettata dalla scuola: il figlio ha detto di vivere con “due papà”.
- Una coppia anziana litiga ogni sera, finché un blackout li costringe a parlarsi senza distrazioni.
- Un ragazzo ritrova per caso il proprio diario delle scuole medie e si accorge che ogni cosa scritta sta accadendo davvero, anni dopo.
Elementi fondamentali della struttura del racconto
Un racconto efficace si regge su una struttura semplice ma solida. Anche in poche pagine, serve un inizio, uno sviluppo e una fine, ciascuno con una funzione precisa. Non possiamo certo dirti noi come inventare un testo narrativo ma possiamo indicarti una mappa da seguire affinchè ciò che racconti riesca a portare il lettore a terminare il libro senza lasciarlo a metà.

Introduzione: come catturare l’attenzione subito
La struttura di un racconto inizia con l’introduzione e, come in tanti altri canali (anche quelli digitali) l’attacco è decisivo. Una buona apertura può essere una scena in medias res, una frase spiazzante, cruda o del tutto inaspettata, oppure un’immagine potente. Il lettore deve entrare subito nel vivo, senza preamboli inutili. Evita lunghe descrizioni o premesse: ogni parola conta, ogni frase deve trascinare il lettore dentro un sogno da cui non vorrà più svegliarsi.
Sviluppo: conflitto, tensione e svolgimento
Il cuore del racconto è il conflitto. Non serve che sia eclatante, non parliamo di una battaglia, ma di una situazione da cui il protagonista deve uscire o che deve risolvere. Può essere un dilemma, una preoccupazione, una sensazione, un disagio.
Durante lo sviluppo, il ritmo deve essere serrato, ogni paragrafo deve portare avanti la narrazione in modo da invogliare il lettore ad andare avanti ancora e ancora.
Punta a una scena centrale forte, uno snodo emotivo o narrativo che giustifichi l’intero racconto. Il personaggio deve cambiare o almeno rivelare un aspetto nascosto.
Finale: chiusura aperta o risoluzione
Il finale di un racconto può essere di tanti tipi diversi ed è inutile dirti che solo tu puoi scegliere come andrà a finire. Di base, però, deve essere o risolutivo oppure lasciare il lettore con una domanda e un quesito aperto (magari per un secondo racconto?). L’importante è che sia coerente con il tono del racconto. Un buon finale sorprende, ma non tradisce ciò che è stato costruito.
Può bastare un gesto, una parola o un’immagine per chiudere. L’importante è che lasci qualcosa, che non faccia calare il sipario lasciando l’utente ad aspettare per niente.
Consigli pratici: scrivi un racconto passo passo
Scrivere un racconto può sembrare semplice, ma richiede metodo, così come qualsiasi altra forma narrativa. Il rischio è di divagare senza dire nulla di interessante: avere una tecnica, invece, ti aiuta a non perderti. Ecco i passaggi fondamentali per affrontare la scrittura di un racconto che sta in piedi.

Preparare una scaletta o mind map
Esattamente come quando devi andare a fare la spesa, per ottimizzare tempi e costi, fai una lista. Le check list servono proprio a dare i contorni ad un progetto, che può svilupparsi in modo inaspettato durante la sua esecuzione, certo, ma per non uscire fuori dai binari ha bisogno proprio di binari.
Quindi, prima di scrivere, dedica del tempo alla progettazione della tua storia. Anche per un racconto breve, crea una scaletta che è utile per definire i punti salienti: inizio, svolgimento e fine.
Una mind map ti aiuta, invece, a visualizzare collegamenti tra personaggi, luoghi, temi. Non c’è una regola fissa: l’importante è che ti aiuti a chiarire la direzione della storia, a prescindere da ciò che i personaggi diranno o faranno.
Dialoghi realistici e descrizioni evocative
Il racconto è spesso costruito su scene chiave ed evocative, mentre i dialoghi devono essere il più possibile naturali. Leggili ad alta voce per verificarne il ritmo e la credibilità. Evita l’overexplaining: lascia che siano le parole scelte e i silenzi a parlare.
Analogamente, le descrizioni devono evocare senza appesantire. Scegli dettagli sensoriali, immagini nitide e brevi frasi d’impatto. Un oggetto fuori posto o una finestra chiusa possono dire molto più di una pagina di spiegazioni.
Revisioni: come migliorare stile e coerenza
Non sottovalutare mai la revisione del tuo racconto: dopo la prima stesura, prenditi una pausa, poi rivedi il testo con occhio critico. Controlla:
- la coerenza dei tempi verbali;
- la presenza di ripetizioni;
- la fluidità tra un paragrafo e l’altro;
- l’efficacia dell’incipit e del finale.
Può essere utile leggere il racconto ad alta voce o farlo leggere a un’altra persona. In ogni caso, le revisioni sono il momento in cui il racconto prende davvero forma: non tralasciarle mai.
Strumenti utili e strumenti per scrivere racconti
Scrivere oggi vuol dire farlo con strumenti e tecnologie che facilitano di tanto il lavoro. Carta e panna vanno bene per prendere note veloci, ma esistono software, app e risorse formative che possono facilitare ogni fase del processo.
App e programmi per strutturare il testo
Potresti essere tentato di usare Word o Documenti di Google Drive per il tuo racconto e va bene; ci sono però programmi alternativi, come Scrivener, che permettono di suddividere il testo in scene, creare note e timeline. Milanote invece è utile per costruire mappe visive e storyboard.
Se cerchi strumenti dedicati alla scrittura narrativa, infine, puoi esplorare anche app come LivingWriter.
Quando affidarsi a guide e corsi
Anche i più esperti autori di racconti possono trovarsi in una situazione di stallo o blocco. In tal caso – ma soprattutto per gli autori emergenti – è utile trovare un supporto in guide o corsi. Ci sono, infatti, guide specifiche per la scrittura di racconti brevi, ma anche corsi online (gratuiti o a pagamento) che offrono esercitazioni pratiche, tutoraggio e correzione dei testi.
Valuta anche l’iscrizione a un laboratorio o a un corso di scrittura, se cerchi confronto, stimoli creativi e feedback mirati. Scrivere in gruppo, a volte, accende nuove idee.
Errori comuni da evitare nella scrittura di racconti
Anche la storia più ispirata, apparentemente geniale, può fallire se cadi in alcune trappole ed errori comuni quando devi scrivere racconti.
Trame scontate o eccessivamente complesse
Ci sono due errori legati alla trama che possono rovinare anche l’idea più brillante: da una parte, le vicende banali o già viste, perché non dicono nulla di nuovo al lettore; dall’altra quelle troppo elaborate che in poche pagine rischiano di creare solo caos. Se la tua storia ha bisogno di troppe spiegazioni, forse non è adatta a un racconto. Una buona narrazione si basa su un’idea forte, su un buon ritmo e coerenza.
Mancanza di ritmo e coesione narrativa
Il ritmo è tutto: come nella musica, il racconto deve scorrere, senza momenti morti. Ogni scena deve avere una funzione. Attenzione anche alla coesione: passaggi troppo bruschi o incongruenze nei personaggi possono spezzare l’effetto immersivo.
Scrivere storie e racconti: un percorso da approfondire
La scrittura di racconti è un ottimo punto di partenza per chi vuole inventare una storia breve, ma può anche essere un trampolino per generi diversi, dalla narrativa autobiografica alla saggistica creativa.
Scrivere racconti ti aiuta, ad esempio, a capire come scrivere un’autobiografia: devi concentrarti sul dettaglio, saper scegliere un momento significativo e usare uno stile personale.
Dalla narrazione breve a progetti più ambiziosi
Molti romanzi nascono da un racconto. Quando una storia breve sembra chiedere più spazio, può evolvere in qualcosa di più complesso. Scrivere racconti ti allena a costruire personaggi credibili, mondi coerenti e voci riconoscibili: le fondamenta di ogni progetto narrativo importante.
Come arricchire la tua pratica narrativa con guide dedicate
Oltre ai corsi, esistono guide e strumenti pratici che ti aiutano a padroneggiare aspetti specifici della scrittura, come scrivere una sinossi, creare un personaggio efficace o costruire una scena di impatto.
Arricchire la tua formazione con queste risorse ti aiuterà a crescere come autore e ad affrontare la scrittura con maggiore consapevolezza e sicurezza.
Proprio come accadde a Murakami, che, da un semplice suono risuonato potentissimo alle sue orecchie, ebbe la rivelazione di voler scrivere, anche un racconto può nascere da un’intuizione semplice ma potente. La differenza la fa chi decide di coltivare quella scintilla.
E se hai in mente una storia breve da trasformare in un progetto editoriale vero, Bookst può accompagnarti in ogni fase: dalla scrittura alla pubblicazione, dalla revisione all’impaginazione professionale. Raccontare è una scoperta, ma farlo bene è una scelta.
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