Hai finito di scrivere il tuo manoscritto, l’hai rivisto, limato, corretto e ora vuoi vedere il tuo lavoro prendere forma fisica, vuoi toccarlo, sfogliarlo, regalarlo, venderlo e vuoi finalmente stampare il tuo libro.
Ma fermati un attimo: come stampare libro in modo professionale? Da dove si comincia? Quali scelte devi fare per ottenere un risultato di qualità, coerente con il tuo progetto editoriale e accessibile nel prezzo?
In questa guida ti accompagniamo passo dopo passo nel mondo della stampa libro, dalla preparazione del file alla scelta della carta, dall’impaginazione alla rilegatura, dalla progettazione della cover ai fornitori.
Che tu voglia stampare cento copie o affidarti al print on demand, ecco tutto ciò che devi sapere per affrontare questa fase con metodo e visione.
Prima di iniziare, lascia che ci presentiamo:
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Prima di stampare: cosa serve davvero
La stampa del libro è l’ultima fase del processo editoriale, ma proprio perché arriva alla fine, non va improvvisata.
Ogni errore qui si paga in tempo, costi o copie inutilizzabili.
Prima di passare alla stampa, devi essere sicuro che il file sia completo, corretto, ben impaginato e adatto al tipo di supporto scelto.
Revisione e correzione: il manoscritto è davvero finito?
Può sembrare banale, ma la maggior parte degli errori in stampa nasce da testi non completamente revisionati. Un refuso, una pagina mancante, un titolo fuori posto: piccoli dettagli che rovinano la prima impressione.
Prima di stampare il tuo libro, assicurati che:
- La versione finale sia stata letta da almeno due occhi esterni
- Il file sia editato e corretto in modo professionale
- Non ci siano segnalibri, note temporanee o sezioni incompiute
Ricorda: la stampa “fissa” il testo e una volta che hai tra le mani le copie, correggere diventa molto più complicato e costoso.
Formato del libro: scegliere dimensioni e orientamento
Un aspetto spesso sottovalutato è la scelta del formato fisico del libro. Non si tratta solo di estetica, ma di leggibilità, costi di stampa e coerenza con il genere.

I formati più comuni sono:
- 13×20 cm: molto usato nella narrativa
- 15×23 cm: ideale per saggi, guide e manuali
- Formati quadrati o orizzontali: perfetti per libri fotografici, per bambini o illustrati
Anche l’orientamento (verticale o orizzontale) deve essere coerente con il contenuto, perché una scelta sbagliata può compromettere l’esperienza di lettura e aumentare i costi.
Progettazione e impaginazione del libro
Una delle fasi più delicate e troppo spesso sottovalutate è l’impaginazione di un libro.
Puoi aver scritto un testo magnifico, ma se la grafica non è professionale, il lettore lo percepirà come amatoriale.
La progettazione del libro inizia con la definizione dello stile visivo e si conclude con un file PDF pronto per la stampa, con margini corretti, gerarchie visive chiare e un’estetica coerente con il contenuto.
Come impaginare un libro in modo professionale
Impaginare un libro non è solo “sistemare le pagine”; significa trasformare un testo grezzo in un prodotto editoriale pronto.
Un’impaginazione ben fatta garantisce leggibilità, armonia e un’esperienza di lettura fluida.
La regola d’oro? Semplicità e coerenza.
Ecco cosa deve sempre contenere un file impaginato:
- Frontespizio e colophon
- Numerazione coerente delle pagine di un libro
- Capitoli con titoli chiari e ben visibili
- Spaziatura regolare, margini equilibrati, paragrafi ariosi
- Nessuna “vedova” o “orfana” (righe isolate all’inizio o fine pagina)
Una buona impaginazione libro rispetta le convenzioni editoriali, ma sa anche adattarsi al tuo stile.
Font, margini, gabbie e gerarchia visiva
Uno degli errori più comuni è usare font inadeguati: troppo piccoli, troppo decorativi, troppo densi.
Per impaginare un libro in modo efficace, scegli font da lettura come Garamond, Palatino, Baskerville o Minion Pro.
Evita Comic Sans, Arial, o font stravaganti. La regola è sempre la stessa: il lettore deve dimenticare di star leggendo.
Stabilisci una gabbia tipografica coerente: margini interni (per il dorso) leggermente più ampi, interlinea non troppo stretta, una gerarchia visiva che differenzi titoli, sottotitoli e corpo testo.
Anche la numerazione delle pagine deve seguire una logica (in basso a destra per le pagine dispari, in basso a sinistra per le pari, oppure centrata).
Progettare il libro con attenzione significa pensare al lettore prima di pensare all’estetica.
Strumenti e software per impaginare
Per chi vuole risultati professionali, il software di riferimento è Adobe InDesign, perché offre pieno controllo su margini, gabbie, stili, immagini e output per la stampa.
In alternativa puoi usare:
- Affinity Publisher: economico e potente
- Reedsy Book Editor: per testi semplici, funziona online
- Canva: valido per progetti basici e copertine
- Microsoft Word: solo se ben usato e salvato in PDF con margini corretti
- Google Docs: sconsigliato per impaginazioni complesse, utile solo per bozze
Ricorda: impaginare un libro è una fase tecnica. Se non te la senti, affidati a un professionista.
È un investimento che si ripaga nella percezione di qualità da parte dei lettori.
Fasi della stampa: dalla carta alla rilegatura
Stampare un libro significa prendere un file e trasformarlo in un oggetto tangibile, anche se il risultato finale dipende da una serie di scelte tecniche fondamentali: la carta, il tipo di stampa, la rilegatura.
Ignorarle porta spesso a risultati deludenti, mentre conoscerle ti permette di valorizzare al massimo il tuo lavoro.
Carta: usomano, patinata, riciclata… quale scegliere?

La scelta della carta è cruciale per l’esperienza di lettura. Le opzioni principali sono:
- Usomano: opaca, porosa, piacevole al tatto. È la più usata per narrativa e saggistica.
- Patinata opaca o lucida: ha una superficie liscia e più riflettente. Perfetta per libri illustrati, fotografici o con immagini a colori.
- Carta riciclata: scelta ecologica, ideale per progetti sensibili alla sostenibilità.
La grammatura standard per l’interno varia tra 80 e 100 gr/m². Per copertine rigide o cartonate si sale a 250–350 gr/m².
Stampa digitale vs offset: quando e perché
Quando si arriva alla fase di stampa del proprio libro, è fondamentale scegliere la tecnologia più adatta alle proprie esigenze.
Le due opzioni principali sono la stampa digitale e la stampa offset, ciascuna con caratteristiche specifiche che influenzano costi, tempi e qualità del prodotto finale.
Comprendere le differenze tra queste due modalità di stampa ti aiuterà a prendere decisioni informate per il successo del tuo progetto editoriale.
Ecco le differenze:
- Stampa digitale: adatta a basse tirature (fino a 300 copie), è veloce, economica, personalizzabile. Ottima per self publishing e print on demand.
- Stampa offset: ideale per tirature alte (oltre 500 copie). Ha costi fissi iniziali ma un prezzo unitario più basso e qualità altissima.
Se stai facendo le prime 50–100 copie, scegli digitale. Se invece stai pubblicando con una casa editrice o prevedi una distribuzione ampia, valuta l’offset.
Tipologie di rilegatura: brossura, filo refe, copertina rigida
La rilegatura è un elemento fondamentale nella produzione di un libro, poiché influisce sia sull’estetica sia sulla durata del volume.
Scegliere la tipologia di rilegatura più adatta al proprio progetto editoriale significa considerare fattori come il numero di pagine, il budget disponibile, l’uso previsto e l’immagine che si desidera trasmettere ai lettori.

Le principali opzioni includono la brossura fresata, la brossura a filo refe e la copertina rigida, ciascuna con caratteristiche specifiche che le rendono più o meno adatte a determinati tipi di pubblicazioni:
- Brossura fresata: la più economica e diffusa (classico libro da libreria).
- Filo refe: più resistente, apertura più fluida. Ottima per narrativa e manuali professionali.
- Copertina rigida: per libri di pregio, illustrati, collezionabili.
Anche la rilegatura incide sul costo finale. Se il tuo obiettivo è vendere, ottimizza la qualità percepita in base al prezzo.
La copertina: più che una questione estetica
Stampare un libro senza curare la copertina è come indossare un abito stropicciato a un colloquio. La copertina è il primo messaggio che mandi al lettore. Deve attrarre, spiegare e invogliare all’acquisto. Ma deve anche essere stampabile.
Progettare una cover efficace (e stampabile)
Progettare una copertina efficace per la stampa richiede attenzione a dettagli tecnici fondamentali che garantiscono un risultato professionale e conforme agli standard tipografici.
Una copertina ben realizzata non solo valorizza il contenuto del libro, ma facilita anche la distribuzione e la vendita.
Vediamo gli elementi chiave da considerare nella progettazione di una cover stampabile.
Una copertina ben fatta deve rispettare:
- Le dimensioni esatte del libro, inclusi i 3 mm di abbondanza (bleed)
- Il dorso, calcolato in base al numero di pagine e grammatura
- La risoluzione di almeno 300 dpi
- Lo spazio per codice ISBN e barcode (se previsto)
Un errore comune è progettare solo il “fronte”. Ma per la stampa libro, serve un file unico che includa fronte, retro e dorso.
Grammatura e finitura: lucida o opaca?
Quando si progetta la copertina di un libro, la scelta della grammatura e della finitura è fondamentale per garantire un aspetto professionale e una durata adeguata.
Questi elementi influenzano non solo l’estetica, ma anche la percezione del valore dell’opera da parte dei lettori.
La copertina può essere plastificata lucida o opaca:
- Lucida: brillante, moderna, resistente, ma riflette la luce
- Opaca: elegante, sobria, più soggetta a graffi ma più raffinata
La grammatura consigliata per la cover è di almeno 250 gr/m². Una copertina troppo sottile si rovina facilmente, una troppo rigida rende il libro ingombrante.
Monocromia o quadricromia: cosa cambia
La stampa in quadricromia (CMYK) è standard per la maggior parte dei libri a colori.
La monocromia (un solo colore o scala di grigi) può ridurre i costi, ma è adatta solo a testi essenziali, tecnici, o per effetti estetici minimalisti.
Per libri illustrati, fotografici, o con grafica ricca, scegli sempre la quadricromia.
Quante copie stampare e quanto costa
Stampare poche copie per testare il mercato è un’ottima strategia. Ma anche in questo caso, è fondamentale capire cosa incide davvero sul prezzo e come ottimizzare i costi.
Il preventivo: cosa incide davvero sul prezzo
Quando si pianifica la stampa di un libro, è fondamentale comprendere i vari elementi che influenzano il costo finale. Una progettazione attenta e consapevole può ottimizzare le spese senza compromettere la qualità del prodotto.
I fattori che influenzano il costo della stampa libro sono:
- Numero di pagine
- Tipo di carta e grammatura
- Colore (bianco e nero o colori)
- Quantità di copie
- Tipo di rilegatura
- Copertina (flessibile o rigida)
Più il progetto è standard, più il costo sarà accessibile. Per questo è importante progettare il libro tenendo conto fin da subito della fase di stampa.
Print on demand: stampare poche copie alla volta
Il print on demand consente di stampare anche una sola copia per volta.
È l’opzione ideale per:
- Autori self che vogliono iniziare senza magazzino
- Libri destinati a eventi, fiere, presentazioni
- Testare il prodotto prima di una tiratura più ampia
Alcune piattaforme (come Amazon KDP) permettono l’ impaginazione libro compatibile con stampa POD automatica, con invio diretto al lettore.
Consigli per ottimizzare costi e resa
Quando si pianifica la stampa di un libro, è fondamentale ottimizzare i costi senza compromettere la qualità.
Ecco alcuni consigli pratici per raggiungere questo obiettivo:
- Riduci al minimo l’uso del colore (se non essenziale)
- Scegli formati standard (es. 13×20, 15×23 cm)
- Mantieni una lunghezza equilibrata (tra 120 e 200 pagine)
- Affidati a professionisti per l’impaginazione: eviti ristampe per errori banali
Un consiglio pratico: prima di stampare in quantità, ordina sempre una copia di prova; questo ti permetterà di vedere il risultato e correggere eventuali dettagli.
Stampare un libro: soluzioni e piattaforme
Che tu voglia affidarti a una tipografia tradizionale o a servizi online, l’importante è scegliere con attenzione in base alle tue esigenze.
Tipografie tradizionali o servizi online?
Le tipografie tradizionali sono perfette per tirature elevate, stampa offset, rilegature pregiate e sono ideali se hai un budget solido e vuoi qualità artigianale.
I servizi online, invece, offrono velocità, preventivi automatici, e spesso integrazione con piattaforme di self publishing.
Entrambi sono validi, ma con finalità diverse. Se il tuo obiettivo è testare il mercato, promuoverti o vendere su Amazon, i servizi online sono la scelta più rapida.
Piattaforme di self-publishing che offrono stampa
Le principali piattaforme che permettono di stampare il tuo libro sono:
- Amazon KDP (solo carta bianca e nero, qualità base)
- Bookst: italiana, dall’idea alla promozione, cura ogni dettaglio editoriale con approccio professionale e strumenti concreti
- Youcanprint (ottima qualità, servizio clienti italiano, distribuzione libraria)
- StreetLib (flessibile, multilingua, POD e distribuzione internazionale)
- com (buona qualità, ideale per manuali, guide, libri illustrati)
Tutte queste soluzioni permettono di impaginare un libro, caricare file in PDF, visualizzare anteprima e ricevere copie a casa o inviarle direttamente ai clienti.
Quali servizi valutare: assistenza, qualità, tempi di consegna
Quando si giunge alla fase finale del processo editoriale, la scelta del servizio di stampa diventa cruciale per trasformare il manoscritto in un prodotto di qualità.
Non si tratta solo di considerare aspetti tecnici, ma di valutare attentamente diversi fattori che influenzano il risultato finale.
Nella scelta del servizio di stampa valuta:
- L’assistenza clienti: è presente e risponde?
- I tempi di consegna: rispettano le scadenze?
- La qualità della stampa: hai la possibilità di vedere una copia campione?
- La trasparenza dei costi: ci sono spese nascoste?
La stampa libro non è solo una questione tecnica; è il punto in cui il tuo progetto prende forma concreta: trattala con la stessa cura con cui hai scritto ogni pagina.
Fatti ispirare dalle parole di Jean-Claude Carrière, Celebre sceneggiatore e saggista francese:
“Un libro stampato ha qualcosa che un file non avrà mai: il peso delle idee.”
Per questo, stampare un libro non è solo un’operazione tecnica: è l’atto finale di un processo creativo, professionale e personale.
Ora sai come impostare la impaginazione libri, scegliere carta e rilegatura, confrontare piattaforme, ottimizzare i costi e valorizzare il tuo lavoro.
Qualunque sia il tuo obiettivo, vendere, promuoverti, lasciare un’eredità, stampa il tuo libro con qualità, perché un libro ben stampato si legge meglio. Ma soprattutto, si ricorda di più.
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